sabato 1 aprile 2017

Furore

Dopo avercene rifilato numerose copie in tutte le salse e spesso anche qualche brutta copia, finalmente ieri sera su rai2, si è dato il via all'originale sia come format che con lo stesso conduttore apparso sempre giovane e ringalluzzito almeno vocalmente, si direbbe che il programma ha fatto furore sotto ogni aspetto; già parliamo proprio del mitico game show musicale che ha tenuto banco negli anni90, aprendo i battenti proprio nel 97 e che dunque quest'anno compie 20 anni, a questo proposito per celebrarlo al meglio il titolo è diventato furore 20 ears. Al timone, come sempre un perfetto arbitro e padrone di casa che risponde al nome di Alessandro Greco e come già accennato, fin dai primi istanti si è avuta la sensazione che questi 20 anni non fossero mai passati e che furore sia stato sempre in video, seppur riapparso con qualche novità. Naturalmente come ogni arbitro che si rispetti, Greco era dotato di due ottimi guarda linee, Gigi e Ross apparsi carichi e spontanei fin da subito, i tre erano insieme molto ben amalgamati e comici nelle interazioni che tiravano fuori con i vari componenti delle due squadre, che contrapponevano donne contro uomini. Si è detto più volte che quest'operazione non sarebbe stata tirata fuori per richiamare l'effetto nostalgia ormai onnipresente in diversi remake o programmi che si prova a far tornare in auge ma, inevitabile e impensabile che la nostalgia non tornasse da subito, quel piacevole senso di una tivù gioiosa, colorata eben fatta che manca a chi l'ha vissuta ma che ieri, almeno per qualche ora è riapparsa in grande spolvero fin dai primi istanti, con la mitica sigla che ci ha riportati piacevolmente indietro, facendoci rituffare con entusiasmo nei ricordi e nella tivù di un tempo per proseguire con i giochi cult, come le canzoni interrotte e il caraoke colorato che per chi ricorda furore, non hanno bisogno di presentazione ma che sono comunque ottimamente comprensibili già nei titoli. Gli ospiti della serata sono stati Alexia e Sendi Marton e anche in questo caso, impossibile non essere piacevolmente nostalgici. Trattandosi di un game show musicale, va da se che dal punto di vista di chi non vede tutto è perfettamente comprensibile, scorrevole e piacevole. L'auspicio è che il programma piaccia a chi non l'ha conosciuto per motivi generazionali e sia riamato e ben'accolto da chi lo guardava, in modo che gli ascolti vadano bene e che dunque, l'esperimento fatto in queste 4 puntate primaverili fascia che di solito consente a chi fa tivù di sperimentare e sperimentarsi al meglio, facciano sì che il programma abbia lunga vita televisiva.

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