lunedì 8 maggio 2017

Black mirror

Black mirror è una serie tivù netflix giunta alla sua terza stagione, che immagina forse con non troppa fantasia, fin dove potrebbe spingersi e portarci, l'uso eccessivo, smodato e senza freni di troppa tecnologia, con accessori e aggeggi sempre più sofisticati e raffinati ma soprattutto, con i social, visti sempre più come una vetrina dove apparire e sperimentare nuovi lati oscuri che porteranno gli altri a fare cose impensate e impensabili, pur di non sfigurare agli occhi degli altri. Così, tra politici costretti ad adempiere a richieste strane postate sui social e dunque visibili al mondo in pochissimo tempo, pena l'uccisione di un ostaggio e micro cip impiantati nella pelle che consentonodi rivedere, rivivere e ricordare la nostra vita parola per parola, andando avanti e indietro, cancellando questo o quel frammento che però verrà inevitabilmente eliminato anche dalla memoria reale lasciando uno o più vuoti, cantanti che credono di partecipare a talent che nascondono richieste di tutt'altro genere a cui è difficile sottrarsi etc. La serie offre un crescendo di emozioni e tensioni che lasciano fino alla fine di ogni episodio con il fiato sospeso, lasciando alla fine di ogni puntata il classico interrogativo e se accadesse? con quel misto di orrore, inquietudine e incredulità che ci fa pensare e sorridere nel comprendere fino a che punto si e spinta la fantasia degli autori, portandoci a riflettere sul fatto che magari, potremmo esserci davvero vicini e per questo scatta quel minimo di inquietudine appunto. Dal punto di vista di chi non vede, pur non mancando i silenzi di troppo soprattutto nella fase iniziale di certi episodi che indurrebbero a staccare, scegliendo di andare avanti invece, tutto diventa perfettamente e totalmente comprensibile grazie a suoni e dialoghi. una serie bella e molto ben fatta, con molta attenzione e accuratezza nei contenuti.

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