domenica 13 marzo 2016
Room
Jack è un bambino di cinque anni, che crede che il mondo inizi e finisca nella stanza del capanno dove è nato e cresciuto. Quando però la madre gli dirà di essere stata rapita da adolescente, le cose potrebbero cambiare.
Il film è molto introspettivo, denso e intenso di emozioni o almeno, questo vorrebbe trasmettere finendo però qualche volta, per essere un tantino noioso a causa dell'eccessivo dilungarsi sulla narrazione in alcune scene. Room si focalizza anche sulla maggiore capacità di rielaborazione dei bambini rispetto agli adulti, su come spesso i figli possano grazie al loro amore e al loro coraggio, salvare i genitori e non il contrario, ma anche di come, ci si possa salvare reciprocamente quando si ha qualcuno da accudire e da amare, qualcuno per cui vale la pena continuare a vivere e lottare. Room è a mio avviso, un intenso film a carattere psicologico, che definirei meno drammatico di quanto si possa pensare e rispetto a quanto viene descritto nel definire il genere che lo caratterizza. Dal punto di vista di chi non vede, i dialoghi sono tanti e ben collocati, tanto da non trovare particolari difficoltà nella comprensione globale del film anche se, ci sono spesso silenzi troppo prolungati e forse, anche questo contribuisce a renderlo a tratti noioso. Un film che non rivedrei, ma che sono contenta di aver visto.
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