lunedì 29 febbraio 2016

Perfetti sconosciuti

Alzi la mano chi di voi, per gioco o per allontanare la noia non ha mai giocato con i propri amici o compagni di classe ad obbligo o verità? Si sa però che come dice Freud:" Scherzando si dice la verità." quindi nella vita ci sono giochi che non andrebbero mai fatti, o comunque altamente evitati per non incorrere nella possibilità che possano degenerare e trasformarsi in qualcosa di molto più serio è questo il leitmotiv di perfetti sconosciuti, film in cui un gruppo di amici di vecchia data si ritrova durante una cena ed Emma, la Psico analista del gruppo, propone per gioco di mettere tutti i loro cellulari sul tavolo e che di conseguenza, tutto quello che arriverà ad ognuno, chiamate, messaggi etc, dovrà essere letto e ascoltato dagli altri. Il gioco come quasi sempre inizia per una provocazione, in quanto ognuno di loro asseriva di non avere segreti ma sarà vero? Questo film è a parere di chi scrive, un'attenta disamina su quanto ormai, come viene detto anche dagli attori, gli smartphone, i pc o la tecnologia in generale, siano la scatola nera della nostra vita, una scatola nera in cui abbiamo riposto tutto, forse troppo e dunque non conviene giocarci, se vogliamo evitare serie e poco piacevoli ripercussioni. Il film offre degli spunti comici ma anche molto seri e drammatici, e credo che gli spunti seri e drammatici sui quali riflettere siano molto più di quelli comici. Dal punto di vista di chi non vede, il film è perfettamente comprensibile ma su determinati aspetti, sarebbe auspicabile qualche descrizione.

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