venerdì 3 marzo 2017
La porta rossa
Leonardo Cagliostro è un poliziotto che non ama le regole e non le rispetta, per tanto decide di intraprendere in solitaria un'operazione di polizia che tutti gli hanno sconsigliato. pagherà a caro prezzo questa sua insubordinazione, perdendo la vita ma, poco prima di varcare la porta rossa che lo porterà nel fatidico al di là, Leonardo vede Anna, sua moglie, in pericolo. Questo lo porterà a scegliere di rimanere sulla soglia della porta rossa, incastrato in quel limbo che divide il regno dei vivi da quello dei defunti. Nessuno potrà vederlo ne sentirlo, ad eccezione di Gessica, una sedicenne a cui tutto questo, sconvolgerà la vita non poco, mettendo in discussione ogni suo equilibrio ma, dopo un primo momento di smarrimento e rifiuto, Gessica deciderà non solo di aiutare Leonardo, ma anche di farsi aiutare a sua volta nel comprendere luci e ombre che da tempo avvolgono il suo passato.
Dalla penna di Carlo Lucarelli, mercoledì 22 febraio, debutta in prime-time su rai2 la porta rossa, nuovo triller poliziesco avvolto fin dai primi istanti nel mistero, intriso di paranormale che fin da subito attrae il pubblico, catturando notevole attenzione e imponendosi in maniera molto agguerrita nel palinsesto televisivo, incassando fin da subito un buon numero di ascolti.
Un prodotto denso di avvenimenti, carico di patos, intriso di mistiche atmosfere che, cozza non poco con la difficoltà che chi non vede ha nel comprendere lunghissimi silenzi, continui flashback che faticano a collimare con l'azione che torna al presente. Se dal punto di vista di chi vede tutto può risultare bello, ricco e meraviglioso, scorrevole e piacevole, dal punto di vista di chi non vede si fatica un po' a comprendere il tutto, facendo risultare la cosa un po' meno godibile. Se ci si avvale di spiegazioni però, tutto inizia ad assumere una piega un po' differente e sicuramente più piacevole e misteriosa.
La rai che ormai da tempo ha abituato i non vedenti alle audio descrizioni,ormai sempre più presenti quasi esclusivamente su film e fiction di rai1 e molto meno negli altri canali, quì avrebbe davvero fatto cosa gradita, se avesse scelto di introdurre la voce fuori campo che in molti prodotti rai accompagna gli spettatori non vedenti in descrizioni di scene, ambientazioni, situazioni, personaggi e tutti quei momenti di cosìddetta pausa, in cui tutto è avvolto dal silenzio. Insomma, non guastava , spesso invece le audio descrizioni vengono inserite in film e fiction che anche senza, sarebbero perfettamente comprensibili.
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