venerdì 31 marzo 2017
La bella e la bestia 2017
Walt disney decide di rimettere mano ad uno dei suoi più grandi classici e lo fa al meglio, impreziosendolo con piccole modifiche che abbelliscono ancora di più questa straordinaria storia.
Questa volta non più a cartoni ma, ottimi attori prestano il volto a tutti quei personaggi che abbiamo imparato ad amare e con i quali siamo cresciuti negli anni 90. Un film bello e piacevole da rivedere, per trascinarvi in un meraviglioso, magico e sensazionale tuffo nel passato dalle atmosfere disneyane. Se come si vocifera Walt disney vuole creare dei film di tutti i suoi più grandi classici e questo dunque e solo l'inizio, possiamo solo prepararci a pregustare immensi momenti di gioia, intrisi di nostalgica felicità.
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lunedì 27 marzo 2017
Sorelle
Elena e Chiara Silani sono sorelle. Tutto procede bene finchè Chiara non decide di presentare Roberto, il suo ragazzo ad Elena che se ne innamora a sua volta, costringendo Chiara ferita e turbata dagli eventi, a trasferirsi a Roma abbandonando la sua vita e la sua famiglia a Matera, città in cui hanno sempre vissuto; mentre Elena, sposerà Roberto dal quale nasceranno i due gemelli Marco e Stella, ma anche Giulio che a 9 anni e soffre di una dislessia che la madre ha sempre cercato di minimizzare quasi fino ad ignorarla.
Quando Elena scompare senza lasciare traccia, Chiara sarà costretta a fare i conti col passato tornando a Matera e quando, il corpo di Elena viene ritrovato senza vita nel fiume, Chiara deciderà di restare accanto ai suoi nipoti e alla madre ma, inevitabilmente anche a Roberto.
La fiction in onda per sei puntate tutti i giovedì su rai uno, presenta diverse similitudini con la porta rossa ma, mentre nella prima i protagonisti devono fare i conti con un fantasma, quì si sente solo la sua presenza che aleggia incombendo su tutto e tutti.
Intrisa di mistero e colpi di scena, che però faticano a far delineare lo svolgersi degli eventi privando lo spettatore della possibilità di poter ipotizzare questo o quel finale, questa o quella linea narrativa più congeniale alla storia.
Un mix di eventi che si susseguono tra loro caricando e avvolgendo tutto in una tensione palpabile, che non può non indurre voglia di guardare ingenerando curiosità, per comprenderne l'epilogo che di sicuro, fa già presagire molti eventi e cambiamenti difficili da immaginare.
il paragone con il twen peax italiano è azzeccato, proprio per la piega mistery tinto di giallo di cui la serie è impregnata.
Ottimo il cast attoriale, da Anna Valle a Loretta goggi, passando per l'intensità e la bravura dei protagonisti più giovani che interpretano i tre figli di Elena e nipoti di chiara.
sabato 11 marzo 2017
Mamma o papà
Nicola e Valeria stanno per separarsi; dopo un iniziale comune accordo su qualunque cosa, amorevole rispetto per qualunque ragione, Valeria Scopre che Nicola l'ha subito rimpiazzata e da quel momento, daranno inizio ad una battaglia sleale e faranno di tutto per impedire ai figli di scegliere uno di loro con cui poter restare, provando in tutti i modi a far propendere per ognuno dei due, purchè l'altro/a rimanga escluso/a.
Spesso la tanta, troppa, ottima pubblicità positiva che accompagna un film prima della sua uscita al cinema rischia, di deludere le alte aspettative che si creano, soprattutto se il cast attoriale è composto da garanzie di comicità quali Paola Cortellesi e Antonio Albanese ecco, probabilmente certi attori sono fatti per risplendere di luce propria, raggiungendo l'acme della propria bravura solo recitando in solitaria, pena il rischio di mettersi in ombra recitando insieme. Il film risulta surreale al punto da apparire grottesco più che divertente, una caricatura estrema e poco plausibile di tutto ciò che si farebbe e si fa nella realtà per mettere in mezzo i figli in caso di separazione. Un film che avrebbe voluto essere divertente ma che solo in poche occasioni finisce per strappare qualche sorriso. Dal punto di vista di chi non vede, non presenta particolari criticità ma è probabile che vedendo comparire l'espressioni sui volti dei personaggi, possa rendere il tutto più divertente, almeno si spera.
mercoledì 8 marzo 2017
Beata ignoranza
Filippo insegna matematica, Ernesto insegna lettere. Filippo ama la tecnologia che pervade il mondo di oggi, è sempre iper connesso, anche per spiegare le lezioni ai suoi studenti. Ernesto invece, preferisce continuare a non conoscere e ignorare i cambiamenti a cui il mondo ci espone, rifiutandosi per tanto di avere un computer o uno smartphone, per potersi sempre connettere col mondo. Quando a distanza di 25 anni i due si ritrovano faccia a faccia per insegnare nello stesso liceo tutto potrebbe cambiare e forse, ci si potrebbe rendere conto come i motivi della loro acredine possano nascondere ragioni più profonde.
Anche grazie all'ottimo cast attoriale di cui si avvale,
Il film risulta piacevole, dinamico e divertente nel suo svolgersi, anche se non mancano intensi momenti di riflessione. Dal punto di vista di chi non vede però, qualche silenzio di troppo e i continui flashback che sembrano essere la prassi di fiction e cinema moderni, rendono la comprensione un po' complessa in certi momenti ma tutto sommato, godibile e apprezzabile.
Al pari di perfetti sconosciuti, sembra che ad attori, registi e sceneggiatori di oggi, piaccia vincere facile.
Si sa che troppa tecnologia fa male, alla stregua di un barattolo di nutella ingerito di fretta e allora? si sceglie di cavalcare l'onda, con film di sicuro impatto o successo sull'argomento, anche se poi naturalmente, si continua a fare uso smodato di ogni sorta di tecnologia. Un predicare bene e razzolare male, che testimonia come il mondo di oggi non possa fare a meno di questa dipendenza ormai sempre più diffusa.
Niente di male nel fare successo con argomenti che dividono l'opinione tra chi è troppo connesso e chi finge di esserlo meno, tra chi parla di danni gravissimi al pari delle radiazioni nucleari e chi, sminuisce il tutto guardando solo ai lati positivi però, alla lunga tutto questo potrebbe stancare e dunque, si dovrà correre ai ripari, cercando e trovando un altro limone da spremere per poter parlare al mondo sicuri di catturare l'interesse di un pubblico ormai sempre più esigente, senza uscire dai canoni di un sicuro e tanto agognato successo.
venerdì 3 marzo 2017
La porta rossa
Leonardo Cagliostro è un poliziotto che non ama le regole e non le rispetta, per tanto decide di intraprendere in solitaria un'operazione di polizia che tutti gli hanno sconsigliato. pagherà a caro prezzo questa sua insubordinazione, perdendo la vita ma, poco prima di varcare la porta rossa che lo porterà nel fatidico al di là, Leonardo vede Anna, sua moglie, in pericolo. Questo lo porterà a scegliere di rimanere sulla soglia della porta rossa, incastrato in quel limbo che divide il regno dei vivi da quello dei defunti. Nessuno potrà vederlo ne sentirlo, ad eccezione di Gessica, una sedicenne a cui tutto questo, sconvolgerà la vita non poco, mettendo in discussione ogni suo equilibrio ma, dopo un primo momento di smarrimento e rifiuto, Gessica deciderà non solo di aiutare Leonardo, ma anche di farsi aiutare a sua volta nel comprendere luci e ombre che da tempo avvolgono il suo passato.
Dalla penna di Carlo Lucarelli, mercoledì 22 febraio, debutta in prime-time su rai2 la porta rossa, nuovo triller poliziesco avvolto fin dai primi istanti nel mistero, intriso di paranormale che fin da subito attrae il pubblico, catturando notevole attenzione e imponendosi in maniera molto agguerrita nel palinsesto televisivo, incassando fin da subito un buon numero di ascolti.
Un prodotto denso di avvenimenti, carico di patos, intriso di mistiche atmosfere che, cozza non poco con la difficoltà che chi non vede ha nel comprendere lunghissimi silenzi, continui flashback che faticano a collimare con l'azione che torna al presente. Se dal punto di vista di chi vede tutto può risultare bello, ricco e meraviglioso, scorrevole e piacevole, dal punto di vista di chi non vede si fatica un po' a comprendere il tutto, facendo risultare la cosa un po' meno godibile. Se ci si avvale di spiegazioni però, tutto inizia ad assumere una piega un po' differente e sicuramente più piacevole e misteriosa.
La rai che ormai da tempo ha abituato i non vedenti alle audio descrizioni,ormai sempre più presenti quasi esclusivamente su film e fiction di rai1 e molto meno negli altri canali, quì avrebbe davvero fatto cosa gradita, se avesse scelto di introdurre la voce fuori campo che in molti prodotti rai accompagna gli spettatori non vedenti in descrizioni di scene, ambientazioni, situazioni, personaggi e tutti quei momenti di cosìddetta pausa, in cui tutto è avvolto dal silenzio. Insomma, non guastava , spesso invece le audio descrizioni vengono inserite in film e fiction che anche senza, sarebbero perfettamente comprensibili.
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